Canto della pianura
Questo romanzo è stato letto interamente quasi da tutti.
C’è stato consenso unanime sulla scorrevolezza e sulla qualità
della scrittura, tuttavia sui contenuti e sull’architettura
dell’opera le restituzioni hanno presentato chiavi di lettura
molto diverse.
Qualcuno si è immedesimato con i personaggi e si è commosso
profondamente per quello che è sembrato un inno alla vita,
un canto corale di persone semplici, in cui momenti quotidiani
e elementi banali del paesaggio desolato arrivano ad assumere
una profonda valenza lirica e diventano poesia.
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Il sapore del testo: Crema di rapa rossa
Perché questa ricetta?
Per questo libro di Haruf, un “canto corale di persone semplici”
di ambientazione rurale, abbiamo scelto un piatto che odora di terra;
letteralmente, perché le rape o barbabietole rosse contengono
la geosmina, una sostanza chimica naturale molto volatile. Esiste
un intero coro di barbabietole: ci sono quelle da orto, quelle da foraggio
per l’utilizzo del fogliame, quelle destinate all’alimentazione
del bestiame e poi quelle da zucchero, ancora oggi largamente coltivate
in Pianura Padana.
Aneddoto
Non vi è nessun aneddoto di spicco negli annali di questo piatto
contadino; quel che è certo però, dovete solo provare, è che al momento
del pranzo i commensali di qualsivoglia tavola, alla sola vista della
ciotola fumante dai toni rosso, bianco e verde, si alzeranno all’unisono
e con la mano sul cuore grideranno: “Viva l’Italia!”.