SAEDAS
dalla cucina di : Ileana
categoria : dolce
libro di riferimento : Pietro e Paolo, di Marcello Fois
tempo di preparazione : 50'
tempo di cottura : 20'
porzioni : 12 pezzi
INGREDIENTI
Per il guscio esterno:
- 200 g di farina 00
- 300 g di semola rimacinata
- 90 g di strutto (oppure olio extravergine di oliva)
- 1 uovo medio
- 250 g di acqua tiepida
- un pizzico di sale
- Per il ripieno:
- 500 g di pecorino fresco
- 70 g di acqua
- 1 limone bio non trattato
Per completare e servire:
- miele di castagno o miele di arancio
- ½ limone bio non trattato (facoltativo)
PREPARAZIONE
Preparate l’impasto. Nella farina, che avrete setacciato in una ciotola,
aggiungete l’uovo, un pizzico di sale e l’acqua tiepida versata piano
piano. Iniziate a impastare con una forchetta; se avete un robot da
cucina, come la planetaria, fatevi aiutare da quello. Aggiungete lo
strutto, ma un poco alla volta, facendolo assorbire prima di aggiungere
il successivo e continuando ad impastare per amalgamarlo bene.
Quando l’impasto inizierà a compattarsi, trasferitelo su un piano
leggermente infarinato e continuate a lavorarlo fino ad ottenere
un panetto liscio ed elastico (come per la pasta frolla, per intenderci).
Avvolgete il panetto con la pellicola e fatelo riposare per 30 minuti.
Per il ripieno, grattugiate il pecorino (badate bene che, essendo
il formaggio molto fresco, la grattugia dovrà essere larga di fori),
mettetelo in un piccolo pentolino, aggiungete l’acqua e sciogliete
a fuoco lento il formaggio, mescolando senza fermarvi per circa
10 minuti. Quando il formaggio sarà sciolto, aggiungeteci la scorza
di limone (bio non trattato) che precedentemente avrete grattugiato
e poi rovesciate il composto su un piano di marmo (in alternativa
si può usare un tagliere). Stendetelo con una spatola e lasciatelo
raffreddare e rapprendere. Poi, con un coppapasta rotondo del diametro
di circa 9 cm (se volete farle più piccole, però, nessuno ve lo vieta)
ricavate 12 dischi.
A questo punto prendete l’impasto e stendete la pasta a mano.
Tirate la pasta fino ad ottenere una sfoglia di circa 3 mm. Poggiate
sulla sfoglia i dischi di formaggio, facendo attenzione alla distanza
tra uno e l’altro, e ricoprite con un’altra sfoglia di pasta. Fate aderire
la pasta intorno al ripieno premendo con le dita per eliminare possibili
bolle d’aria, come si fa per la pasta ripiena. Con un coppapasta
dai bordi ondulati maggiore del diametro che avete deciso per le seadas
(nel nostro caso di di 10,5 cm) ritagliate i dischi ed eliminate la pasta
di scarto.
In una padellina dai bordi alti riscaldate l’olio di semi; quando avrà
raggiunto circa 170°C, immergete le seadas una alla volta. Cuocete
per un paio di minuti, giratele, qualche altro minuto, poi quando sono
belle dorate scolatele su un piatto con carta assorbente in modo
da asciugare l’olio in eccesso. Mettete le seadas su un piatto di portata,
decoratele con il miele calde calde e servitele di corsa con il formaggio
ancora filante.
IL VINO GIUSTO
Le seadas sono una vera libidine del palato. Sono uno dei piatti più
riusciti della cucina sarda, uno scrigno di sapori, anche contrastanti,
che riescono ad equilibrare il miele, il formaggio pecorino, lo strutto,
le uova e la buccia di limone. Perfetto l’abbinamento con uno dei vini
più rari dell’isola e simbolo della passione di questa terra per i sapori
veri: parliamo della Malvasia di Bosa dolce Doc Alvarega dell’Azienda
Columbu, un vino artigianale caratterizzato da note fresche di zagara
e di ginestra, morbido e avvolgente.
INGREDIENTE SEGRETO
Prima di aggiungere il miele sopra le seadas appena fritte, scaldatelo
grattugiandoci ancora della buccia di limone dentro: sentirete
che profumo e che sapore!
Il miele ideale è quello di castagno o del miele sardo, ma se preferite
un gusto più delicato potrete usare anche un classico miele
di millefiori. Un’idea furba è quella di congelare le seadas una volta
fatte, ma badate bene: va fatto prima di cuocerle, non da cotte. E allora,
già che ci siete, una volta che fate la fatica di trovare gli ingredienti
e prepararle, raddoppiate le quantità e congelatele, così avrete il dolce
pronto da dover solo friggere per una serata da ricordare.