PARMIGIANA
dalla cucina di : Ileana
categoria : piatto unico, ma a Napoli, la domenica nei giorni di festa,
è considerato un contorno
libro di riferimento : L’Arminuta, di Donatella Di Pietrantonio
tempo di preparazione : 80’ (30’ servono per lo spurgo delle melanzane)
tempo di cottura : 30’
porzioni : 8 persone
INGREDIENTI
- 1,5 kg di melanzane nere preferibilmente sottili
- 1,5 L di passata di pomodoro
- 500 g di fiordilatte
- 200 g di parmigiano reggiano DOP
- 1 aglio
- olio extravergine d'oliva q.b.
- basilico (delle belle foglie fresche)
- sale fino q.b.
- olio di semi di arachide per friggere le melanzane q.b.
- sale per spurgare le melanzane q.b.
PREPARAZIONE
Tagliate le melanzane per il verso lungo; armatevi di pazienza,
o di mandolina. Se usate le melanzane consigliate, che sono lunghe
e sottili, attenti alle dita sia con un coltello lungo che con la mandolina.
È preferibile usare proprio questa qualità di melanzane perché
ha pochi semi e non è spugnosa (e quindi assorbe poco olio), ma
andranno comunque bene anche le vostre melanzane preferite o quelle
che troverete alla bisogna. Tagliatele in fette dello spessore di 4-5 mm,
dopodiché disponetele all’interno di uno scolapasta e cospargetele
con un po’ di sale; alternate in questo modo melanzane e sale, poi
sistemateci sopra un piatto con un peso (io uso una vecchia pietra
presa a mare e lavata ben bene). Lasciate le melanzane a spurgare
dell’acqua di vegetazione, che è amarognola, per un tempo compreso
fra mezz’ora ed un’ora, così il vostro fritto sarà speciale. Passato questo
tempo dovete sciacquarle, strizzarle e infine tamponarle con un
canovaccio, per evitare che durante la frittura l’acqua residua possa
schizzare, bruciandovi. Mentre aspettate che le melanzane spurghino,
preparate il parmigiano e il fiordilatte a dadini. Per il sugo prendete
una capiente casseruola, versate un filo d’olio extravergine (ma proprio
un filo: la salsa deve uscire senza grassi, basteranno quelli delle
melenzane fritte) e aggiungete gli odori che preferite; io ci metto una
testa d’aglio, qualcuno la cipolla, l’importante è non esagerare. Dopo
qualche minuto sul fuoco, quando l’aglio sprigiona il suo profumo,
aggiungete la salsa di pomodoro; non salate, lo farete con parsimonia
verso la fine della cottura. Lasciate cuocere a fuoco dolce per 35-40
minuti. Verso la fine della cottura aggiungete qualche foglia di basilico
tagliata con le mani, in modo che sprigionino il profumo, ma non
si cuociano troppo diventando nere.
In una padella dai bordi alti versate generoso olio e aspettate che sia
bello caldo, poi iniziate a friggere le melanzane, asciutte e spurgate,
poche alla volta. Sollevatele quando saranno dorate, e mettetele
a sgocciolare su carta assorbente. Nel frattempo il sugo sarà cotto:
assaggiatelo, salatelo senza esagerare e cominciate a montare
la parmigiana. Prendete una teglia che non sia bassa, mettete sul fondo
due mestoli di sugo ed iniziate a riempire il fondo con uno strato
di melanzane; quando sarà completo aggiungeteci una generosa
dadolata di fiordilatte, una spolverata di grana, due mestoli di sugo
e qualche foglia di basilico. Proseguite nello stesso modo per ogni
strato, alternando la disposizione delle melanzane, orizzontale
o verticale, fino alla fine degli ingredienti. Completate con qualche
mestolo di sugo ed una spolverata più generosa di parmigiano. Lasciate
riposare la parmigiana per 30 minuti, poi infornate a forno caldo
a 200°C per una mezz’ora abbondante. Una volta sfornata, lasciatela
intiepidire e assestare prima di servirla. Potrete mangiarla sia fredda
che calda, a seconda della vostra preferenza.
IL VINO GIUSTO
In questo piatto ricco e concentrato sono rilevanti la nota amaroticospeziata
della melanzana fritta, il pomodoro, i formaggi filati che danno
succulenza, le note mediterranee del basilico e dell’olio extravergine.
Indicatissimo un abbinamento tradizionale, validato dal pomodoro
sottoposto a cottura: parliamo del Piedirosso del Vesuvio Dop Vipt delle
cantine Olivella, un vino leggero, fresco, leggermente tannico e fruttato.
INGREDIENTE SEGRETO
Ogni famiglia ha la sua parmigiana; il sapore è unico e resta radicato
fra palato e cuore per sempre. Quando chiesi a mia nonna come facesse
a farla venire così buona, che a me e mia madre con la stessa ricetta
non veniva allo stesso modo, mi disse: “Vuoi sapere il segreto di questo
piatto, piccerella? Uso lo stesso ruoto da quando ho imparato a farla,
è lui che dà il sapore di casa mia alla parmigiana.”